Qual ora dovesse esserci un’interruzione della fornitura di energia elettrica, posso continuare a sfruttare l’energia prodotta dal mio impianto fotovoltaico?
Non è raro che ci venga posta questa domanda dai nostri clienti ed il motivo è semplice da intuire. Dal momento che i pannelli fotovoltaici producono energia grazie al sole e le batterie possono accumularla per restituircela la sera e la notte, ci si aspetterebbe di avere, almeno nei casi di necessità, una certa indipendenza dalla rete elettrica. Normalmente, però, non è così. L’impianto fotovoltaico è collegato all’impianto elettrico dell’abitazione e, insieme, sono collegati alla rete elettrica nazionale (RTN). Nel momento in cui la rete dev’essere interrotta, il circuito è aperto e non può circolare corrente. Anche in caso di blackout gli impianti fotovoltaici si fermano. Se immettessero corrente nella rete elettrica, chi dovesse eventualmente lavorare per risolvere i guasti troverebbe tensione nei circuiti, rischiando di rimanere folgorato.
Tuttavia, esiste il modo di continuare ad utilizzare il proprio impianto in isola (scollegato dalla RTN), nei momenti di necessità. Buona parte degli inverter ibridi attuali è dotata della modalità di funzione EPS (Emergency Power Supply), che garantisce la continuità di esercizio ed il funzionamento in isola, sia da fonte fotovoltaica che da batteria, dell’impianto fotovoltaico. Per poterla sfruttare è necessario richiedere la realizzazione di un ulteriore quadro elettrico, con un dispositivo contattore. Il contattore si accorge di eventuali problemi sulla rete elettrica e scollega l’impianto dell’abitazione dalla rete, permettendo all’impianto fotovoltaico di continuare a produrre energia per l’utilizzo domestico o per ricaricare le batterie.
In caso di blackout, posso garantire continuità di energia alla mia abitazione grazie ad un impianto fotovoltaico dotato di sistema di accumulo?
Attenzione a non confondere il sistema EPS, con l’UPS (Uninterruptible Power Supply). Nel sistema UPS, la rete elettrica mantiene in carica un accumulatore di energia alla quale sono collegate tutte quelle attrezzature o dispositivi per i quali non si vuole o non si può permettere che venga interrotta l’alimentazione elettrica, nemmeno per un istante. Solitamente questi sistemi sono utilizzati solo in particolari ambiti industriali o in ambito medico. Il sistema EPS, invece, entra in funzione facendo ripartire l’impianto fotovoltaico in modalità di isola, dopo circa 10 secondi che la corrente è stata interrotta.
Di fatto, a casa nostra, un sistema UPS normalmente non serve. Non serve, quindi, che il funzionamento di una delle nostre batterie venga limitato tutti i giorni, al fine di preservare sempre un po’ di energia da utilizzare come backup in caso remoto di interruzione della rete. Quello che può essere interessante, tuttalpiù, è che l’impianto fotovoltaico e la batteria, in qualsiasi stato di carica si trovi in quel momento, continuino a funzionare come tutti i giorni anche durante le interruzioni. E per fare ciò, è sufficiente l’EPS.
Il compito di un impianto fotovoltaico con sistema d’accumulo è normalmente quello di produrre energia elettrica nelle ore diurne e accumularla nelle batterie, che possono restituircela la sera. Qualunque sia il tipo di cliente, l’impianto dovrebbe essere dimensionato in modo tale da caricare ogni giorno le batterie in modo da avere un po’ di energia da spendere la sera, ovviamente in funzione della stagione in cui ci troviamo.
Quindi, solo se il problema alla rete avvenisse, per una serie di sfortunate coincidenze, in una giornata di mal tempo, preceduta da altre giornate di maltempo e in inverno, rimarremmo totalmente senza energia pur avendo un impianto fotovoltaico. In qualsiasi altro momento avvenga l’interruzione, avremmo la possibilità di usufruire per un po’ dell’energia da fonte solare.
Come posso realizzare un sistema di backup EPS? Conviene?
La maggior parte degli inverter ibridi sul mercato, ad oggi, è dotata della predisposizione per lavorare in modalità EPS. Sarà necessaria l’installazione di un ulteriore quadro elettrico apposito e che alcune condizioni vengano rispettate. I nostri tecnici, in fase di sopralluogo, possono verificarne la fattibilità, mostrando anche quali materiali verranno utilizzati e quali saranno i punti migliori per il passaggio dei cavi. Il sistema può essere richiesto in fase di preventivazione, oppure come aggiunta successiva. Ovviamente, scegliendo di dotare il proprio impianto di un sistema EPS già in fase di installazione, il costo della mano d’opera sarà inferiore.
Il nostro consiglio è quello di valutarne l’acquisto in combinazione con un inverter ibrido. Per esempio: se ho già un impianto fotovoltaico ma non ho un sistema di accumulo e ho da tempo in mente di acquistare le batterie, oppure se già intendo acquistare un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo, può essere l’occasione di richiedere anche la realizzazione del sistema EPS. Nel caso in cui, invece, la mia situazione comporta un maggiore consumo di energia nelle ore diurne e ho valutato che non trarrei sufficiente vantaggio dalle batterie, allora non consigliamo certamente di realizzare un sistema d’accumulo solo per avere la funzionalità EPS.
I blackout, di fatto, sono piuttosto rari e le interruzioni della rete elettrica spesso programmate. Di certo la valutazione dell’eventuale convenienza di tale sistema è personale. Da un lato può costituire una spesa che negli anni potrebbe rivelarsi poco utile, qual ora non ci fossero interruzioni importanti. Dall’altro lato, ognuno di noi decide quanto può essere per sé importante non perdere ore preziose di utilizzo dell’energia. Può essere anche invidiabile avere luci ed elettrodomestici funzionanti quando tutti gli altri sono al buio.